Tre buone ragioni per più bio nel calice

Suolo vivo, vitigni robusti e vino di qualità: la viticoltura bio segue un approccio olistico. Una differenza che si sente.

Gusto e sostenibilità

Consumo naturale e sostenibile

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La viticoltura bio pensa al vino fin dal principio. Solo su un suolo vivo crescono vitigni robusti in grado di dare vino di qualità. Questo è il principio del successo della viticoltura biologica. Poiché i viticoltori Gemma non impiegano prodotti fitosanitari né concimi chimici di sintesi, i processi naturali nel suolo avvengono indisturbati. I vitigni reagiscono con una crescita lenta. Gli acini pendono più abbondanti, le bucce diventano più solide e resistenti, l’aroma più intenso. Oltre a quelle tradizionali, i viticoltori biologici fanno sempre più spesso affidamento su varietà di uva che si mostrano più resistenti alle infezioni fungine, le cosiddette varietà Piwi.

Mercato

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Trasformazione delicata

I vini Gemma sono aromatici senza ricorrere a trucchi

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La gestione rispettosa del suolo e delle piante si riflette anche sulla vinificazione. Non accumulando sostanze nutritive in eccesso, gli acini offrono ai lieviti e ai batteri la giusta quantità di nutrimento per il delicato processo di fermentazione durante la vinificazione. Gli aromi possono svilupparsi meglio, il vino diventa più aromatico e più corposo.

Terreno sano, piante sane
Gusto e sostenibilità

I migliori viticoltori puntano sulla qualità biologica

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Sempre più aziende di alto livello hanno riconosciuto i vantaggi della viticoltura biologica e si stanno convertendo a questo metodo. Sono convinte che un miglioramento della qualità sia difficilmente perseguibile con la viticoltura convenzionale. È proprio così: sempre più spesso, i vini biologici di qualità sorprendente occupano i primi posti nei premi nazionali e internazionali.

Vincitore del concorso vino bio svizzero 2021
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